“Scacco alla Regina” è un film del 1969, tratto dall’omonimo romanzo di Renato Ghiotto. Diretto da Pasquale Festa Campanile, che l'anno prima firmò anche la regia del più celebre “La Matriarca”, il film anticipa i temi di Histoire D’O, sia pure nella chiave del rapporto omosessuale fra una Padrona e la sua schiava.
Silvia, una ragazza benestante alla ricerca di se stessa si propone al servizio di Margaret una attrice cinica e arrogante, abituata ad essere servita dalle persone che la circondano, che ricerca una dama di compagnia. . Il rapporto assume contorni sempre più sadomasochistici, al punto che Silvia rinuncia ad uscire dalla villa nella quale lavora e si presta ad assecondare senza riserve i capricci di Margaret, in un crescendo di sottomissione che inizia con il tempo ad assumere sfumature sempre più erotiche, fino a che Silvia, ormai schiava di Margaret, inizia ad innamorarsi della sua aguzzina. A questo punto Margaret la vende all’asta agli amici.
“Scacco alla Regina” (Ita, 1969), Regìa di Pasquale Festa Campanile, Soggetto e sceneggiatura di Renato Ghiotto, Tullio Pinelli e Brunello Rondi.
Interpreti: Rosanna Schiaffino, Haydée Politoff, Romolo Valli, Aldo Giuffré, Daniela Surina.
Ecco il dialogo finale del film.
Silvia: “Arrivederla Signora”
Margaret: “Ricordati che non è un contratto vero. Quando vuoi puoi sempre tornare a casa tua e riprendere una vita normale. Tu ora sei malata e lo sai.
Silvia: “Io non sono cosi forte come lei Signora. Se mi sono innamorata è perché mi sembrava di non sentirmi cosi sola come ero fra la fra la gente”
Margaret: “Proprio per questo ti ho venduta. Cerco di affrettare la tua guarigione”
Silvia: “Io non desideravo che guardarla e di essere protetta. Ma, forse, perché non ho abbastanza meriti e ho poco amato, qualcosa ancora mi aspetta: la serenità, un certo equilibrio.
Margaret: “Guarda, io non so se questa cosa sia vera, ma quello che so è che il tuo avvenire dipende esclusivamente da te stessa”
Silvia: “Quando penso a questo ho paura”
Margaret: “Eh già. Tu ti aspetti sempre qualcosa dagli altri e questo è sbagliato. Devi imparare a vivere fra la gente. Non è poi cosi difficile come credi, te lo dico io. Comunque tu devi fare qualcosa, ti devi decidere. Non puoi continuare tutta la vita a guardare negli specchi.
Buona fortuna Silvi, e lo dico sul serio”.
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